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Patagonia, terra di avventure e di grandi pareti. Nei giorni scorsi, tra il 6-8 febbraio, il team dei Ragni composto da Matteo Bernasconi, Matteo Della Bordella e Matteo Pasquetto ha dato alla luce “Il dado è tratto”, nuova via tracciata sulla Nord dell’Aguja Standhardt. Una linea di 600 metri con difficoltà di 7b e A1, su “roccia bellissima”, così come assicura Matteo Della Bordella, alla sua decima spedizione consecutiva in Patagonia. Lo abbiamo intercettato durante una pausa a El Chalten dove, con Bernasconi e Pasquetto, è ormai pronto a dedicarsi al piano A della spedizione. Ecco il suo resoconto, inviato ad Alpinismi con una registrazione vocale in chat: vantaggi della tecnologia.

Il Dado è Tratto, foto archivio Matteo Della Bordella

Siamo partiti da due settimane. Abbiamo fatto prima un trasporto materiali da El Chalten nella valle del Torre, poi è arrivata questa bella finestra meteo.

Il Dado è Tratto, foto archivio Matteo Della Bordella

L’unico problema è che le condizioni delle pareti erano pessime perché il maltempo durava ormai da tre mesi. Infatti, era nostra intenzione scalare il Cerro Torre ma non era fattibile in quanto troppo pericoloso per il ghiaccio che cadeva dall’alto. Non saremmo andati da nessuna parte, era impossibile salire con la roccia così ghiacciata.

Allora mi è venuta in mente questa linea, che guardavo lì da un po’ di anni, così siamo andati a provarla. Ne è uscita una figata di via. Sapevo che la roccia in quella parte di Standhardt era bellissima così, come tattica abbiamo atteso che le pareti si pulissero, motivo per cui ci siamo stati tre giorni. Diciamo che ce la siamo presa comoda proprio per attendere le condizioni migliori, ma si poteva scalare in due giorni.

La via è completamente trad, salvo in un punto dove stavo seguendo una fessura che si è rivelata ghiacciata e ne ho vista una 5 metri di lato, più buona, così per non abbandonare un friend ho piazzato uno spit di calata e poi abbiamo ripreso sull’altra fessura.

Che dire, siamo felici perché pur essendo un piano B, si è rivelato un signor piano B. Ora le pareti sono un po’ più pulite, quindi speriamo di poter attaccare il piano A, ovvero il Torre. A presto e saluti dalla Patagonia!