Sono cominciate il 25 marzo le riprese del film Rispet di Cecilia Bozza Wolf. Dopo Vergot, la giovane regista trentina torna in Val di Cembra (Trentino) per realizzare il suo primo lungometraggio, prodotto da Stefilm International in collaborazione con AVILab. Al centro del film c’è il “rispet”, una parola dialettale trentina che racchiude in sé un mondo di emozioni e di conflitti, un sentimento ambiguo che oscilla tra l’onore e la vergogna, capace di condizionare nel profondo i comportamenti degli abitanti delle comunità montane. Le riprese impegneranno la troupe, un cast di attori non professionisti trentini e una trentina di figuranti per circa quattro settimane: un segnale di speranza e di ripartenza, per un settore profondamente colpito dalla pandemia.
«Rappresentare il “rispet”, per me, significa parlare di un sentimento che ha condizionato tutta la mia vita: nonostante me ne sia andata dal mio paese di montagna a diciotto anni, e abbia avuto l’occasione di conoscere altri mondi, una parte di lui sopravvive radicata nel mio intimo, come una vecchia cicatrice che ogni tanto torna a dare fastidio», dice la regista Cecilia Bozza Wolf. Il suo lavoro è fortemente influenzato dal libro del sociologo Christian Arnoldi, Tristi montagne. Guida ai malesseri alpini (Priuli e Verlucca, 2009), che descrive il “rispet” come la ritrosia, il ritegno, la vergogna, emozioni che portano le persone a soffocare sentimenti e desideri pur di non violare gli equilibri consolidati di una comunità e rischiare di venire derisi o esclusi. «Con questo film ho voluto mettere in luce questo particolare aspetto della vita in montagna. Non l’unico, certo, ma quello che più di tutti finisce nascosto sotto al tappeto, come la polvere che non si vuole vedere. Sono nata e cresciuta in un piccolo paese del Trentino, ho vissuto in prima persona il “rispet” e le sue conseguenze, talvolta anche tragiche, ma ho deciso da adulta di continuare a vivere in un paesino di montagna. Considero questo film un atto d’amore, non di disprezzo, nei confronti della realtà che mi circonda, una realtà che rimane pur sempre casa mia».
Per di Cecilia Bozza Wolf Rispet è il lungometraggio d’esordio, ma è già nitida la continuità di stile e di linguaggio. Vergot e Rispet oltre a condividere l’ambientazione – la Val di Cembra – sono due film dove finzione e realtà si intrecciano e nei quali è fondamentale l’elemento partecipativo della fase di scrittura. In entrambi i casi, infatti, la regista ha scelto di lavorare con un cast di attori trentini non professionisti, con i quali ha intrapreso un percorso intenso per fare emergere sentimenti, emozioni ed esperienze di vita vissuta, che in parte hanno trovato spazio nelle storie dei protagonisti del film.
Durante le riprese verranno rispettati una serie di criteri di sostenibilità ambientale per ottenere, al termine dei lavori, la certificazione Green Film promossa dalla Trentino Film Commission. Il film, scritto da Raffaele Pizzatti Sertorelli e Cecilia Bozza Wolf, è realizzato con la collaborazione di Trentino Film Commission, la partecipazione della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige e della BLS e con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo (MIC – Ministero della Cultura), sviluppato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund e con la collaborazione di RAI Cinema e Montura.
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