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Ragni, Scoiattoli e Rocciatori di Feltre, il gemellaggio si rinnova

Ott 14, 2020

Ambra Visentin

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(foto cortesia Matteo Mocellin)

Il 10 ottobre la Falesia di Fonzaso ha ospitato la terza edizione del gemellaggio che lega le tre storiche associazioni alpinistiche dei Ragni della Grignetta, gli Scoiattoli dei Denti della Vecchia e il Gruppo Rocciatori di Feltre, padrone di casa di quest’ultima edizione.

Incontri patagonici

È una storia di passioni intrecciate che trae origine dai legami che gli alpinisti di queste diverse zone hanno da sempre creato e che si evolve in questo formato tre anni fa, non nelle Dolomiti, bensì nella lontana Patagonia, a El Chalten. È qui che Matteo Della Bordella, presidente dei Ragni della Grignetta, parla con uno storico “ragno”, Fulvio Mariani, dell’idea di dar vita ad un gemellaggio. L’idea piace subito al coordinatore degli Scoiattoli Jimmy Palermo, che in seguito organizzerà lo stesso anno un primo raduno in casa a Cevio. Ma non è finita. Sempre a El Chalten, Della Bordella intrattiene un’altra conversazione decisiva, stavolta con Diego Toigo, presidente del Gruppo Rocciatori di Feltre, il quale verrà invitato insieme ad altri scalatori feltrini a partecipare al secondo raduno del gemellaggio in Val di Mello nel 2019, sancendo così l’ingresso dei Rocciatori nel gemellaggio.

Poi arriva il 2020

Ed eccoci così giunti all’edizione 2020 nella falesia di Fonzaso (BL), con una grande partecipazione da parte dei gruppi con atleti che tengono il livello sportivo molto alto. A loro si sono aggiunti degli allievi delle rispettive scuole. Non mancano le rappresentanze provenienti da altre realtà quali ad esempio l’associazione Climband di Belluno e Karpos. “Siamo molto felici di essere riusciti ad organizzare questa edizione nonostante il Covid-19. Credo sia un bel segnale” Commenta Diego Toigo con un sorriso soddisfatto e tirando un bel sospiro di sollievo. “L’arrampicata è uno sport piuttosto individuale. Di solito viene praticata con i propri compagni di cordata. Queste occasioni permettono di conoscere altri alpinisti, altre realtà e di esplorare nuove zone. In questo spirito abbiamo voluto estendere l’invito anche al di fuori dei Gruppi”.

Un legame per rilanciare e crescere 

Che i legami di vecchia data tra alpinisti di regioni diverse siano il sostrato che ha permesso la nascita di questo raduno ce lo conferma Jimmy Palermo: “Io e Matteo ci conosciamo da moltissimo tempo. Nel 2005 quando era ancora molto giovane abbiamo aperto insieme L’essenziale è invisibile agli occhi. Sono molto felice di aver creato questo gemellaggio che consolida ancora di più questo legame”.

Palermo ci racconta anche di come gli Scoiattoli abbiano attraversato molte difficoltà per riuscire a restare unito, anche a causa di diversi incidenti in cui il gruppo ha perso dei riferimenti importanti. “I raduni sono un’occasione di scambio per rilanciare la passione e incoraggiare le persone a muoversi e a scoprire altri posti” conclude Palermo.

Tra una via e l’altra affrontate con l’agilità degna di un vero “ragno”, Simone Pedeferri traccia una linea a ritroso, verso le origini, e ricorda come l’esplorazione e l’incontro nelle zone del Bellunese avvenute negli anni ’90 con figure quali Venturino De Bona e Gigi Dal Pozzo abbiano lasciato un segno e permesso che lo scambio continui anche oggi: “Nel ’93 io e il mio gruppo del tempo, La Tribù, abbiamo aperto una via battezzata Bella Belluno in onore delle montagne dei nostri colleghi. Oggi, i nostri legami con personaggi quali Davide Mitrio ci danno modo di conoscere anche le nuove generazioni locali dell’alpinismo e dell’arrampicata”. Pedeferri descrive i Ragni come un gruppo unito, che ha saputo distinguersi da vent’anni a questa parte anche grazie ad una produzione creativa attorno alle performance dei propri membri in giro per il mondo, e al supporto reciproco nel moltiplicare la risonanza che queste hanno.

L’estro peculiare dei Ragni è stato ribadito anche al termine della giornata dal Presidente del Cai di Feltre, Ennio Angelo De Simoi, durante il suo discorso in municipio: “Il loro spirito è da imitare. Pensano in grande e riescono a tenere le generazioni unite. Ne è prova il fatto che hanno un presidente tanto giovane alla guida di un’organizzazione così storica”.

“È molto bello sapere che il legame generazionale del nostro gruppo sia percepito anche all’esterno. È sicuramente uno dei nostri obiettivi – ha replicato Della Bordella – si può diventare Ragni già molto giovani. Per noi essere membri non equivale ad un punto di arrivo. È un punto di partenza per continuare a crescere”.

La giornata è un successo e spicca per la grande ospitalità del Gruppo Rocciatori di Feltre che in conclusione del programma ha previsto una cena alla Birreria Pedavena per celebrare insieme il terzo raduno di questo straordinario gemellaggio che, nato da un incontro informale, sembra destinato col tempo e con la passione a salire di grado.

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