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Dolomiti di Brenta, un’opera monumentale

Lug 1, 2020

Emanuele Confortin

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Lo sappiamo, in questi giorni piove spesso e volentieri. Per chi ama aggrapparsi alle pareti, starsene con il naso all’insù immaginando di ripetere questa o quella via, accettando però rinunce dettate dalle previsioni meteo, può essere frustrante. Vero anche che le cose più belle sono quelle a lungo attese. Vale per la ripetizione di una via di roccia, vale per un viaggio, e visto il tema di questo pezzo, vale anche per la realizzazione di guide alpinistiche. È il caso dei quattro tomi dedicati alle Dolomiti di Brenta, editi da Idea Montagna e curati da un instancabile Francesco Cappellari (autore della foto di copertina) con la collaborazione di Elio Orlandi per il primo volume, dedicato alla Val d’Ambiez. Si aggiungono poi consigli e informazioni giunte da molti alpinisti trentini che hanno reso possibile la realizzazione di un progetto corale, decisamente da non perdere.

Parliamo di un lavoro complesso e organico che entra nel cuore di uno dei gruppi simbolo delle Dolomiti, presentando (per ora) la bellezza di 846 vie di roccia, descritte “con la maggior cura possibile”, così come affermato da Cappellari nell’introduzione al IV volume (Massiccio Centrale) preceduta da una prefazione di Alessandro Beber. “Dolomiti di Brenta” è un viaggio iniziato ad aprile 2013 con la prima edizione dedicata alla Val d’Ambiez, proseguito finora per 1725 pagine, in attesa dell’ultimo strappo, una quinta opera che presenterà le perle della Cima Tosa e del Crozon.

Denominatore comune a ciascuna opera sembra essere la volontà di porre come base la prestigiosa storia del gruppo, svelando pagina dopo pagina, cima dopo cima, le linee di salita. Si inizia da quelle più ripetute, di stampo alpinistico e/o sportivo, a quelle meno note, tracciando così un filo ideale tra passato e presente, dove il denominatore comune è “il piacere di un’arrampicata ad alto livello estetico”.

Non siamo di fronte a una selezione di vie simbolo dunque, ma ad una raccolta approfondita che prende in esame le pieghe del Brenta a tutte le quote, da nord a sud, da est a ovest, svelando sin da subito tutta la cura dovuta per un lavoro destinato a rimanere nel tempo. Ecco quindi, una ad una, le opere così come sono state presentate nella pagina ufficiale della casa editrice.

VAL D’AMBIEZ 

Il primo volume è dedicato all’intera Val d’Ambiéz, una valle ricca di pareti con ottima roccia e dalla natura ancora selvaggia. Ogni via è descritta con dati tecnici, foto e tracciato, schizzo e/o relazione. Compendiano il volume alcuni scritti di alpinisti che hanno fatto la storia dell’arrampicata nell’area.

Un libro che è il frutto di molti anni di amore e ricerca di pareti incastonate in una valle unica. Le sue pareti infatti riservano una roccia magnifica, sicuramente tra le migliori che si possano trovare nelle intere Dolomiti. La Cima d’Ambiéz, vera perla del gruppo, è ogni anno meta ambita di numerosi alpinisti. La guida svela, oltre alle classiche e ripetute vie, anche decine di itinerari ingiustamente un po´ tralasciati.

Realizzato a quattro mani, questo libro si avvale della collaborazione di valenti alpinisti trentini che hanno fatto la storia della valle. In questo primo tomo, di 400 pagine interamente a colori, sono rappresentate 165 vie di roccia con foto, tracciati, schizzi, relazioni.

Settori trattati:

Cimon di Cresole, Le Tose, Cima di Pratofiorito, Torre Collini, Cima Susat, Due Denti, Cima d´Agola, Cima Bassa d´Ambiéz, Denti d´Ambiéz, Cima d´Ambiéz, Cima Tosa, Punta dell´Ideale, Campanile Steck, Castei Meridionali, Cima Ceda Occidentale, Cima Ceda Orientale, Dos di Dalun, Cima di Ghez.

Dalla prefazione di Silvia Metzeltin

“Penso che Gino avrebbe desiderato poter passare il testimone di persona ad autori come voi e sono certa che avrebbe riconosciuto la qualità dell’impegno e apprezzato la vostra opera. Così concludo queste righe come se fossero di plauso pure a nome suo e nel suo ricordo, e con l’augurio mio personale che i vostri volumi sappiano innescare a loro volta sogni di un alpinismo consapevole e felice anche nelle generazioni a venire”

VERSANTE SUD EST

Il secondo volume presenta le vie di roccia classiche e moderne del gruppo di Brenta prende in considerazione il Versante Sud Est che si affaccia su Molveno. La minuziosa ricerca di informazioni da parte dell’autore ha portato alla raccolta di 116 itinerari, sia storici che moderni, sulle pareti che fanno da contorno alla Val delle Seghe, la valle che si inoltra appunto da Molveno verso il cuore del gruppo. La guida è stata divisa in quattro settori.

Massiccio del Monte Daino: Dosso di Lodrin, Cima Sparavieri, Monte Daino, Croz del Rifugio, Bastione dei Casinati, Bimbo delle Fontanefredde, Cima Fontanefredde, Pilastro Felice spellini.

Massodi: Castel Alto dei Massodi, Castelletto dei Massodi, Naso dei Massodi.

Val Perse: Cima Sella, Torre delle Val Perse, Rocca delle Val Perse, Cima delle Val Perse, Cima Roma, Cima della Vallazza, Cima della Gaiarda, Cima Guardiola.

Croz dell´Altissimo: Croz dell´Altissimo.

Completano il volume note naturalistiche, bibliografiche e storiche e, non secondaria, una completa raccolta fotografica e iconografica.

VALLESINELLA, CAMPA E CATENA SETTENTRIONALE

Voume 3, sulla Vallesinella, Campa e Catena Settentrionale. Dagli anni ’80 a oggi (anche) in Brenta sono cambiate molte cose: sono state aperte molte vie classiche con difficoltà anche elevate e chi sale al Brentei, purtroppo, non trova più il “Vecchio“ Bruno che dava volentieri dei preziosi consigli su dove e come affrontare alcune salite. In seguito, dalla fine degli anni ’90 a oggi, abbiamo visto nascere tante vie sportive sui “satelliti”, sulle pareti meno conosciute e negli ultimi anni vie molto impegnative cercando l’uso esclusivo di protezioni veloci.

Grazie alla grandissima dedizione dell’autore, che ha avuto il coraggio di intraprendere quest’avventura, mi auguro di cuore che la divulgazione di queste vie offra la possibilità di ripetere gli itinerari “Classici e Moderni” a diversi alpinisti accomunati dall’amore per il Brenta. Di Piergiorgio Vidi.

 

 

MASSICCIO CENTRALE

Volume 4, verso il Massiccio Centrale. Sul Gruppo di Brenta si sono spese e si spenderanno ancora un mare di parole, a decantarne la magnificenza, la vastità e l’incanto dell’atmosfera fuori dal tempo che qui si respira. Ma se parliamo di arrampicata, c’è un dettaglio di non poco conto da sottolineare, e cioè che la roccia delle sue guglie è quasi sempre eccelsa. In relazione alla superficie del massiccio, la migliore delle Dolomiti, oserei dire.

Il cuore del gruppo di Brenta viene messo in luce da questo quarto volume, ed è una gioia vedere esposte in maniera chiara e ordinata tante informazioni che per più di un quarto di secolo si sono accumulate su fogli logori e svolazzanti nei libri dei rifugi o nei cassetti delle case degli alpinisti.

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