È forse un vizio di famiglia? La notizia è di ieri e la riprendiamo dal comunicato stampa avuto dal Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, che riferisce di un nuovo episodio accaduto in montagna, in barba alle restrizioni introdotte a seguito dell’emergenza Covid-19. Il titolo spiega tutto o quasi e il fatto è accaduto non molto lontano da dove, il 21 marzo una guida alpina si era sentita male al termine di una sci alpinistica (in “deroga volontaria” alla quarantena), richiedendo il trasporto in ospedale e l’intervento di medici, soccorso alpino e carabinieri. Ebbene, ieri, il fratello dell’incauto sciatore di Madonna Campiglio, anche lui guida alpina di 33 anni, ha pensato bene di uscirsene di casa per praticare un po’ di dry tooling, anche in questo caso infischiandosene delle limitazioni alla mobilità imposte a tutti gli italiani. Qualcosa però è andato storto – altrimenti non saremmo qui a parlarne – richiedendo l’intervento dei soccorsi.

Il fatto è accaduto nella falesia delle Fontanelle in località Fogaiart dove, secondo la ricostruzione, l’uomo è stato vittima di una caduta di “diversi metri” e nell’impatto ha riportato numerosi traumi alla schiena e al bacino. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 15.25 da parte dei familiari dell’infortunato preoccupati dalla sua lunga assenza.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha chiesto l’intervento dell’elicottero e di una squadra di operatori della Stazione Madonna di Campiglio. L’infortunato è stato trovato alla base della falesia in stato cosciente. È stato raggiunto dai soccorritori e dall’equipe medica; dopo essere stato stabilizzato, è stato verricellato a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.